From: Anna Maria Catano <amcatano@tiscali.it>
To: Kiwi <kiwi.milan@iol.it>
Subject: Monica
Cara Monica,
sono giorni che voglio scriverti e non ci riesco.
Questa mattina però mi sono tornate improvvisamente in
mente le note di una "vecchia" canzone di Violeta Parra,
una canzone che sembra scritta anche per te.
Evoca, meglio di tante parole, ciò che tu eri e ciò
che ci ha accomunato: una grande voglia di vivere, il desiderio
di cambiare il mondo, quel complicato garbuglio di sentimenti, emozioni,
piccole e grandi cose quotidiane che per un periodo troppo breve
abbiamo condiviso.
Questa è la "mia" versione di Gracias a la vida,
quella che andavo in giro a cantare tanti anni fa.
Grazie Monica per il tratto di strada che abbiamo percorso insieme
Anna Maria
GRAZIE ALLA VITA
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato due stelle che quando le apro
io vedo e distinguo il nero dal bianco,
e nell'alto cielo il fondo stellato,
e in mezzo alla folla l'uomo che io amo.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato il suono e l'abbecedario
con lui le parole che penso e proclamo,
madre, padre, amico, fratello e pianto,
il nome dell'uomo, l'uomo che io amo.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato la marcia dei miei piedi stanchi,
con essi ho varcato pozzanghere e spiagge,
città e deserti, montagne e pianure
e la casa tua, la strada, il cortile.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato un cuore che vuole fuggire
quando guardo i frutti della mente umana,
quando vedo il bene lontano dal male,
quando guardo dentro il tuo sguardo chiaro.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato il riso e mi ha dato il pianto,
così distinguo la pena e la gioia
i due elementi che fanno il mio canto
e il canto degli altri è lo stesso canto
e il canto di tutti è il mio stesso canto.
Grazie Monica! |