Subject: un ricordo da tanto tempo fa
From: "Rosselli Giovanna" <giovanna.rosselli@touringclub.it>
To: <kiwi.milan@iol.it>
Io ero decisamente la più alta della classe, tu la più
bassa: inseparabili, unite dalla diversità: dall’essere
mezza svizzera e protestante io e tu dal cognome inequivocabile,
arrivata a Milano dall’ignota Fontaneto d’Agogna…Eccoci
in 3^ media, lontano 1966 a Milano, scuola media Mameli, allora
all’avanguardia pedagogica-didattica, nonostante i doppi turni
con la media Colorni, frutto dell’azione congiunta dell’arrivo
della generazione del baby boom e della riforma della scuola media
inferiore. Il grembiule era ancora obbligatorio ma il mio blu invece
del nero veniva accettato come prova del fatto che la scuola era
aperta alle novità. Le novità erano anche i corsi
di educazione sessuale tenuti – su programma gestito dallo
IARD – da un veterinario: talvolta mi domando ancora come
posso aver avuto 4 figli dopo aver visto in diapositiva la sequenza
dei parti delle mucche!
Ci siamo molto divertite quell’anno. Eravamo libere perché
vivevamo in contesti famigliari che non ci stavano troppo addosso.
Ho anche dei bei ricordi di vacanze assieme a Fontaneto d’Agogna
e della lettura e scoperta dei classici russi.
Poi con le superiori ci siamo perse di vista, tu ad Arona e io
di fronte alla Mameli, al liceo Beccarla, per ritrovarci all’Università.
La Landauer l’avevo scoperta io e grazie al lavoro che facevo
presso il suo Secretariat mi sono sostenuta a Milano e all’Università
senza più dover pesare su mia madre, rimasta vedova a lavorare
a Malnate. Quando sono andata a studiare dopo la laurea in Francia
ti ho “passato”il lavoro.
Ci siamo infine ritrovate adulte, io impiegata al Touring Club
e travolta dalla vita quotidiana tra il lavoro e i quattro figli
nati tra il 1981 e il 1991 e tu, free lance vulcanica che con infinita
pazienza tessevi le tue reti di relazioni, amicizie e impegni vari
e nonostante le mie distrazioni mi coinvolgevi in cose bellissime
e importanti: le tue amiche, la Gina e le tecniche del Feldenkrais,
le traduzioni urgenti dal francese o in francese con i dubbi sull’argot,
le discussioni su come si fa una guida confrontandosi con i modelli
editi altrove, le opportunità offerte dal vivere a Milano…..
Ho rimandato tante cose: venire a trovarti al mare, telefonarti,
vederci ancora. Mi sembrava di avere ancora tanto tempo davanti.
Ora non più, ma sono certa che ci ritroveremo e io mi chinerò
con la mia postura da troppo alta sempre ingobbita e tu dritta mi
guarderai negli occhi con il tuo sguardo limpido: sono certa che
rideremo ancora.
Giovanna Rosselli
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